Atto I - Scena I
Le luci si spengono e nell’oscurità del teatro cala un silenzio perfetto, denso di attese e speranze. Quando il sipario si apre loro sono già lì, fieri ed immobili, con lo sguardo fisso ad un orizzonte lontano, oltre la platea.
È così che immagino i miei ravioli, eleganti creste di gallo in cui tecnica e illusione si fondono in un’espressione da gustare.
Una sfoglia sottile s’increspa ad accogliere un mio ricordo d’infanzia, quel richiamo atavico al fuoco che mi faceva guardare incantato le vetrine del girarrosto e la danza dei polli che cuocevano al profumo di legna.
Ho voluto creare una precisa corrispondenza tra forma e contenuto, scegliendo la dolcezza della carota per fare da contraltare al gustoso ripieno di pollo e patate. Un tocco di menta completa il piatto dandogli una profondità balsamica, mentre la sensazione terrosa della bietola crea nuovi equilibri e gioca tra sapidità e affumicatura.