L'Argine a Vencò - Dolegna del Collio, Provincia di Gorizia

L'Argine a Vencò è un raffinato ristorante di alta cucina situato a Località Vencò, 34070 Dolegna del Collio GO, Italia. Questo locale offre una vasta gamma di specialità culinarie per i palati più esigenti.

Con un numero di telefono contattabile al 3505212804 e un sito web ufficiale all'indirizzo largineavenco.it, L'Argine a Vencò offre una serie di servizi che includono consumazione sul posto, consegna a domicilio, asporto e un bagno accessibile ai disabili. Inoltre, il ristorante dispone di parcheggio, ingresso e tavoli accessibili alle sedie a rotelle.

Le opinioni degli utenti su Google My Business indicano che L'Argine a Vencò ha raggiunto un'ottima reputazione, con ben 528 recensioni e una media delle opinioni di 4.6 su 5.

Per chi è alla ricerca di un luogo accogliente, esclusivo e romantico, L'Argine a Vencò è la scelta perfetta. Inoltre, il ristorante è LGBTQ+ friendly e offre un ambiente sicuro e inclusivo per tutti.

Se sei alla ricerca di un'esperienza culinaria di alta classe, ti consigliamo vivamente di prenotare un tavolo presso L'Argine a Vencò. Non perdere l'opportunità di deliziare il tuo palato con piatti vegani, vegetariani, superalcolici e vini pregiati.

Infine, per prenotare e assicurarti un'indimenticabile esperienza gastronomica, ti invitiamo a visitare il loro sito web ufficiale e a prenotare il tuo tavolo. Non lasciarti sfuggire l'occasione di vivere un'esperienza culinaria unica e indimenticabile

Recensioni di L'Argine a Vencò

Monica Cottone

5/5

Io e mio marito abbiamo cenato in questo ristorante e siamo rimasti molto soddisfatti e incontrando anche la chef Antonia Klugmann
AMBIENTE : Locale nuovo all'interno di una vigna, lontano dalla strada principale. Tavoli be distanziati, bella illuminazione soffusa, cucina a vista
SERVIZIO : personale preparato sui piatti del menù. In sala c'era anche la sorella della Chef e un ottimo sommelier, preparato sui vini e molto disponibile anche per chiacchierare.
CIBO: Tutto molto buono, con prodotti locali e stagionali, serviti con attenzione e cura dei dettagli.
ALLOGGIO: noi avevamo prenotato anche la camera del B&B adiacente.
Grande, pulita, moderna, con bagno cieco pulito e necessarie. Phone a filo.
Frigobar con acqua all'interno. Scrivania con macchinetta del caffè, bollitore, cialde. Non abbiamo usufruito della colazione perché il servizio era disponibile nel week end e non abbiamo preso la colazione d'asporto.
RAPPORTO QUALITA' PREZZO : I prezzi sono sul sito, quindi nessuna strana sorpresa. Anche il prezzo dell'alloggio è a portata di mano, anzi, era molto conveniente e comodo
GIUDIZIO COMPLESSIVO : assolutamente consigliato per l'esperienza culinaria con la Chef Antonia Klugmann. Consiglio anche di prenotare l'alloggio

Carmela Agnello

5/5

Se conosci il Friuli Venezia Giulia capirai profondamente questo posto, se non lo conosci potresti innamorarti. È una sintesi perfetta di un luogo. Chef Klugmann e il suo staff sono meravigliosi: attenti, presenti, capaci, non invadenti. Il cibo racconta davvero il territorio. Il menù è stagionale, quindi le mie foto sono indicative, tante verdure, aromi. Veniteci consapevoli di fare un viaggio.

Marco Guerra

5/5

Che dire...
Una esperienza fantastica..
La cura nei dettagli, l'accostamento dei sapori e delle materie prime..
Un inizio dal delicato al più saporito sempre in crescendo, ci siamo lasciati consigliare il vino per gli abbinamenti, sempre perfetto.
Il servizio impeccabile, persone gentilissime in un contesto molto bello e curato, ma non troppo sofisticato.
Complimenti a tutti e utima cosa, abbiamo conosciuto lo/la Chef Klugmann, una persona squisita e umile.
A presto.
Cinzia e Marco.

Simone “ilPreda”

2/5

Ristorante carino e accogliente, come un salotto di casa, personale gentile, un sommelier preparato (anche se non siamo andati oltre un aperitivo e un liquore era comunque un piacere sentirlo esporre agli altri tavoli).
Fin qui tutto bene, però è comunque un ristorante, e ci si viene a mangiare...
Avevo buone aspettative, nonostante aver letto molte recensioni negative che non si dovrebbero nemmeno trovare a riguardo di uno stellato, ma purtroppo molte portare mi hanno lasciato perplesso, con l'amaro un bocca, in ambo i sensi.
Mi sarei aspettato, come in altri ristoranti così insigniti, un'esperienza da consigliare vivamente a tutti, ma ahimè sia i sapori che le porzioni sono risultate decisamente deludenti.
Vista la possibilità, ho anche aggiunto una portata extra, optando per dei ravioli con carne, siccome quest'ultima era veramente, veramente scarsa nella composizione del menù, e nonostante l'extra, penso sia l'unica volta che son uscito "non sazio" da un ristorante.
I piatti probabilmente son anche ideati con impegno, ma in termini di gusto io ho trovato pochi risultati, l'uso di così tante erbette rende almeno la metà delle portate abbastanza lineare e "amarognolo" il tutto, senza delle vere note di spicco.
Il prezzo, basandomi su altre esperienze, è decisamente esagerato, soprattutto perché la materia prima pare essere quasi tutta km 0...

Francesco Rigon

5/5

Esperienza unica. Le materie prime (spesso ingredienti "poveri") lavorate dalle sapienti mani della chef si trasformano in opere d'arte di sapori e profumi. Eccellente il servizio.

Massimiliano Maurig

5/5

Ambiente molto raffinato e rilassante, le pietanze molto squisite e si denota una ricerca negli ingredienti. Il personale molto professionale e gentile. Ci torneremo sicuramente.

Daniele Polo

1/5

Dopo aver girato il collio tra osterie e trattorie in cui tradizione, accoglienza, servizio e genuinita hanno contraddistinto la ns vacanza, abbiamo l'ultima cartuccia da sparare: andare allo stellato. Mai idea fu piu....stupida!
Piatti miseri, senza gusto, spesso senza equilibrio e armonia. A volte amari, persini i dolci o affumicati. La pasta ai funghi non raggiungeva i 30 g.
Spesa in 2, piu di 200€ raccontandoci che sono tutti ingredienti a km 0. Le tisane e i te di damman non sembrano proprio a Km. 0.
Per fortuna non c'erano i gamberi di mazara, altrimenti finivo le vacanze in cucina a lavare i piatti!!!
E no cara Antonia non ci freghi piu!

Gianni

5/5

Se dovessi scegliere un sostantivo che descrive l’esperienza che io e la mia compagna abbiamo vissuto questa sera, userei la parola “carezze”. Sì, in questo posto i piatti arrivano al palato, alla vista, al naso, come una serie interrotta di delicate carezze. L’armonia degli ingredienti, la delicatezza dei sapori, la freschezza dei profumi delle verdure sono impagabili!
Uno dei punti di forza è sicuramente rappresentato dal fantastico orto che si trova proprio all’esterno del locale dove, mezz’ora prima dell’apertura del servizio, abbiamo visto coi nostri occhi i membri della brigata intenti a raccogliere ancora fiori e foglie che avremmo poi ritrovato sui nostri piatti.
Un grandissimo valore aggiunto del ristorante è il sommelier, davvero bravo e estremamente preparato sia nel guidare la degustazione che nel raccontarla!
Il nostro tavolo era proprio di fronte alla cucina a vista consentendoci di poter ammirare la brigata, guidata dalla chef Klugmannn, all’opera. Spettacolo nello spettacolo!
Il nostro percorso di 10 portate, chiamato Vita in movimento, comincia con una fantastica orata temperata, emulsione di dragoncello e purea di fagioli. La verdura, in questo caso la melanzana, è protagonista del secondo piatto, presentata con della ricotta magistralmente affumicata, riduzione al mirtillo e basilico.
Avendo scelto anche di abbinare dei calici, il sommelier ci ha proposto per questo inizio un calice di Verduzzo dei Clivi, azienda che ha i propri vigneti in prossimità del ristorante.
Ottima, non ho altre parole, la fregola con pomodoro verde borraggine e prezzemolo e che dire di un piatto quasi etereo che ti stuzzica il palato quanto l’immaginazione: una zucchina alla brace con burro alla camomilla e zafferano, the verde e acetosa. A supportare degnamente questi piatti abbiamo bevuto un blend di Malvasia, Friulano e Sauvignon Blanc di Branko, chiamato Capo. Davvero un ottimo prodotto.
Passiamo poi a dei buoni ravioli di patata e carciofi con salsa di uova di lompo e timo al limone. Grande sorpresa, non per me, ma per la mia compagna, che ha accettato per la prima volta di assaggiare le animelle, qui preparate con ciliegia al vermouth, pak choi dell’orto!! e noce moscata. Piatto sublime. Decisamente una delle migliori interpretazioni di questo ingrediente che abbia mai provato.
Il calice in abbinamente è stato un fantastico Friulano in purezza di Bastianich, il Plus 2012.
Abbiamo proseguito con uno dei signature dish della chef: lo spaghetto con fragola e aglio orsino. Piatto che ci ha lasciato letteralmente sbalorditi.
Il Traminer in purezza del Borgo alle Oche ha supportato il piatto.
La mia cena si è conclusa con due piatti di carne, uno dei quali l’ho chiesto come sostituzione dei dolci di cui non sono un grande amante. Il primo è stato un petto e coscia di faraona con purea di cedro e piselli e il secondo uno stupendo cervo marinato alla lavanda con semi di papavero.
Anche la mia compagna ha chiesto di sostituire il dolce previsto nel percorso degustazione con uno alla carta. La scelta è andata sul Gianduia che ha trovato molto buono.
Insomma che altro aggiungere? Una cena davvero unica. Non voglio ripetermi! Questo locale rispecchia proprio i modi gentili, la passione e la competenza della sua chef, l’armonia che regna nella brigata mentre lavora e che noi abbiamo avuto il privilegio di osservare da una postazione speciale!
Come aree di miglioramento vedo delle cose piccole, come per esempio un menù alla carta un pochino limitato.
Penso che il rapporto qualità prezzo a mio avviso semplicemente incredibile per un posto di questo livello, possa anche consentire un leggero rialzo a fronte di un quantitativo maggiore di cibo nelle portate. Ben inteso, non parlo di piatti abbondanti, anche perché è proprio un menù degustazione da 10 portate a non suggerirlo!, ma in alcuni casi una “forchettatina” in più ci sarebbe stata molto bene!