Ristorante Il Ristoro delle Monache - Torraca, Provincia di Salerno

Fra

Sono andata a festeggiare il mio .
Il locale si trova al centro storico di Torraca.
Siamo stati accolti con mille attenzioni.
Serata all'insegna del cibo cilentano abbondante e buonissimo.
Siccome i piatti sono molto abbondanti ti danno la possibilità di portare a casa le pietanze,e per me è stata entusiasmante questa cosa, ristorante antispreco
Lo consiglio sia per una cena romantica che per una cena tra amici

silvano tanda

Consigliato 5 stelle sono poche
Personale educato e gentile
Ambiente veramente familiare e ben curato
Abbiamo cenato veramente bene tanto da ritornarci a pranzo anche il giorno dopo.
Titolari che ti fanno sentire a casa.
Consiglio di acquistare il loro amaro veramente unico.

Luca Alberico

Alla ricerca di un luogo in cui trascorrere qualche ora in famiglia davanti ad un buon piatto, su indicazione di un amico fidato, siamo giunti in questo ristorante.

Curato negli ambienti, servizio al tavolo amicale, competente.

I piatti sono quelli genuini della tradizione cilentana: semplici, come quelli di una volta, per esaltare ed apprezzare le materie prime locali.

Gli antipasti - abbondantissimi - ci hanno accompagnato dall’orto, alla panificazione, all’arte dei salumi….sempre con un gusto di antico!

Gli amari - di produzione propria - hanno chiuso una serata complessivamente positiva e al giusto prezzo.

Per chi soggiorna nelle terre del basso Cilento e vuol “sentire” i profumi e i sapori di questo luogo diviso tra mare e montagna….una tappa che vale la pena provare!

Clément Tuco

Cadre très agréable, les serveurs sont serviables et gentils. Les plats sont bons et l'attente reste raisonnable vu le monde qu'il y avait, le prix reste également raisonnable, il faut compter environ 24€ par personne.
Le seul point faible ce sont les toilettes... Il n'y a pas de verrou. Sinon rien a dire !

Carmine Califano

Una cena nel giardino delle monache

A Torraca c'è un posto...che posto? Un posto...un ristorante in un ex convento, non è il solito commerciante che ha invaso in piena legalità vicoli, piazzette e marciapiedi. Qui si tratta di un'opera studiata, progettata e realizzata senza cancellare la sacralità e la autenticità della originaria destinazione. Appare ex abrupto ( foto 1) nascosto e protetto dalle mura dell'ex edificio e si presenta con una esplosione di bianco travolgente, per richiamare forse il colore dominante delle case dei pescatori della vicina costa, o il biancore della neve frequente e a volte copiosa degli anni passati. Si avverte subito comunque anche un'atmosfera nordica che promana dal motivo semiologico prevalente, una essenzialità di linee, senza orpelli, fronzoli, svolazzi, una ascendenza di netta ispirazione lecorbusieriana, azzardiamo, del nostro progettista. Ma non è solo il bianco che domina; il genius loci ,siamo pur sempre in un giardino, è segnalato anche dal verde di piante naturali avvolgenti e talora di medio fusto. Ma torniamo al colore degli arredi e della soffittatura esterna: questa con il gioco di luci ed ombre e con le linee seriali in una prospettiva quasi di fuga assume la funzione di attenuare il chiarore abbacinante delle luci artificiali creando un effetto di sospensione e il risultato di tranquillizzare l'animo al quale sembra quasi di violare uno spazio di laica spiritualità e di antichi silenzi ( foto 2). Ma adesso veniamo alla sostanza; cominciamo con i primi, serviti su doppi piatti (non dell'Ikea) di ceramica spessa e di notevole fattura di Paestum (tra l'altro vi può capitare di essere assistiti da qualche laureando in Scienze ambientali); sono fusilli in sugo di salsiccia, o cavatelli con ragù di carne tenerissima, o ravioli di ricotta in rosso; i primi due piatti sono di qualità eccelsa, il terzo si colloca, a nostro parere, in seconda posizione. Arriva poi, su richiesta, dopo i primi, l'antipasto, un insieme infinito di preparati caserecci, dai soliti salumi e prosciutti alle melanzane ripiegate alla parmigiana, dai tortini di patate ai peperoni al sugo, dalle taccole ai friarielli. Non è una proposta per stomaci delicatini ed esili. A questo punto, volendo, segue una robusta grigliata di carne mista o agnello con patate passate al forno. In consonanza, infine, con le radici mistiche del luogo vale la pena di ricordare la qualità del pane e del vino locali, in genere i primi assaggi nell'attesa e che consiglio vivamente al titolare di non cambiare mai. Ma siccome nessuno è perfetto, dobbiamo e possiamo evidenziare un piccolo neo che non sarà difficile eliminare: l'assenza del peperoncino fresco che per certe vivande non può essere sostituito dall'olio piccante. Se volete non solo prosaicamente mangiare ma vivere un'esperienza totale, visiva, culturale nel senso pieno del termine, non potete rinunciare a quest'occasione unica, che verrà poi,sono sicuro, ripetuta. Auguri e avviatevi tranquilli a piedi sulla breve erma salita che porta ad una serata di piccola felicità (foto 3). A Torraca c'è un posto...che posto!! 26 agosto 2021. Prof Nuccio Califano

Armando Gualtieri

Ottimo ristorante per cucina Cilentana piatti abbondanti e numerosi negli antipasti veramente ottimi, servizio impeccabile veloci ed attenti, consigliatissimo.

Pietro Leone

Ottimo ristorante, con cibo abbondante e davvero gustoso. Servizio rapido e doppia sala disponibile. Peccato per il fatto che sia poco visibile dalla strada. Consigliato vivamente.

Caterina M

Un ottimo ristorante con prodotti a KM zero. Consigliatissimo.